Se hai le 200 lire con la scritta “Prova” sei ricco: ecco quanto valgono

Le 200 lire sono ancora totalmente impresse nella memoria di tantissimi italiani, e questo risulta evidente anche a causa dall’elevata riconoscibilità di questi elementi monetari, dalla forma medio piccola e dal colore dorato. La 200 lire è stata una emissione molto diffusa in un arco temporale di poco inferiore a 30 anni, ma per questo è facile trovarne in grandi quantaitativi.

Difficile però trovare gli esemplari rari conosciuti come quelli “di prova” , che sono indiscutibilmente i più rari in senso assoluto tanto da essere divenuti assolutamente popolari per la maggior parte dei collezionisti. Il punto è che salvo questo piccolo dettaglio è difficile riconoscerli al volo perchè in tutto e per tutto queste 200 lire sono assolutamente identiche alle altre. Ma quanto valgono?

Emissione diffusa

Non è stata una moneta rara, come si è detto è stata coniata per tanti anni, in particolare dalla fine degli anni 70 fino ai primi anni 2000, in concomitanza con la cessata produzione di monete e banconote che fanno parte della lira italiana, con l’arrivo dell’euro. La 200 lire non esisteva affatt come moneta prima del 1977 e questo la rende quantomeno particolare.

E’ stata ideata anche per limitare la progressiva perdita di potere d’acquisto della lira , che proprio tra gli anni 70 ed 80 ha raggiunto limiti preoccupanti. Sviluppata in una lega di metallo già presente, chiamata bronzital, impiegata anche per la parte interna delle monete da 500 lire, la 200 lire è stata concepita in varie versioni ma la più famosa resta quella “standard”.

La 200 di prova: ecco come riconoscerla e quanto vale

Si chiama Lavoro perchè nella sua parte con il valore facciale presenta il contorno di un ingranaggio che occupa buona parte dell’emissione, al centro di questo è presente il valore nominale della valuta, i simboli della zecca di Roma ed in basso in un settore apposito, l’anno di coniatura. La 200 lire è stata considerata una moneta dall’ampia diffusione, e presenta anche altri dettagli.

  • La presenza di una testa femminile sull’altro lato, di profilo con intorno la scritta della Repubblica Italiana
  • E’ presente la firma dell’incisore Vallucci, in piccolo proprio sotto la testa

La 200 lire di prova è difficile da notare ad una occhiata veloce perchè questo esemplare del 1977 è stato di fatto mantenuto identico nella sua versione diffusa, eccezion fatta per la scritta PROVA che è presente piuttosto piccola sul lato del valore facciale. Nello specifico si strova sulla parte destra esattamente come appare nell’immagine poco sotto.

Il valore è molto alto, sicuramente è la moneta da 200 lire più interessante, che può valere fino a 900 euro se in condizioni eccellenti ma che può praticamente raddoppiare fino a 1800 euro se presenta una condizione perfetta, ossia in Fior di Conio. Esistono infatti oggi poche centinaia di questi esemplari di una moneta che è apparentemente identica, come abbiamo visto a tante altre.

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