Canone RAI: se hai questa età non devi pagare, disdici subito

Il Canone Rai configura una delle forme di obblighi di pagamento in Italia tra le meno amate e sostanzialmente considerate “inaccettabili” anche dal punto di vista meno razionale possibile, pur essendo tra le imposte meno “pesanti” dal punto di vista economico, riguardano un po’ tutti gli italiani essendo quasi tutte le abitazioni private disposte ad avere una TV presso la propria abitazione.

Però esistono diversi casi di esenzione che possono portare alla non necessità di pagare questa tassa, spesso considerata per l’appunto, ingombrante ed inopportuna, ma che per lo stato ha una grande importanza. In particolare se il titolare ha una particolare età rientra tra i possibili casi di esenzione totale dal Canone Rai, a patto però di possedere un altro requisito specifico legato al reddito.

L’obbligo della tassa televisiva

Infatti in Italia la tassa televisiva viene calcolata senza una reale forma di casistica, ma considerata “automatica” proprio in virtù di una diffusione capillare degli apparecchi televisivi: il Canone Rai è infatti una imposta obbligatoria calcolata sul possesso e non sull’utilizzo dell’apparecchio, vanno inclusi almeno fino ad adesso esclusivamente tutte le TV dotate di un attacco per l’antenna.

Anche se oggi è possibile seguire i canali del servizio pubblico nazionale anche su dispositivi come computer, tablet e smartphone, il Canone Rai prende in considerazione solo le Tv, pur essendo calcolato da oramai diversi anni, in associazione alla bolletta della luce. Ed esiste come detto un concetto di esenzione che si applica in alcuni casi specifici.

Come non pagare il Canone Rai

Nel caso dell’età, tutti i titolari privati che hanno almeno 75 anni compiuti e che non effettivamente hanno un reddito più alto di tipo annuo pari a 8000 euro, possono fare richiesta dell’esenzione del Canone Rai, che ha una validità stagionale, ossia può coprire al massimo un anno solare, dipende da quando la richiesta viene effettivamente portata a termine.

  • Nell’esenzione va tenuto conto del fattore legato alla soglia di reddito, nel limite di 8000 euro vanno considerati anche i coniugi
  • Invece non tengono conto della presenza di eventuali operatori come badanti, colf e figure simili che quindi non rientrano nel reddito.

Per fare la domanda è possibile orientarsi verso la tradizionale forma di presentazione cartacea, scaricando l’apposito modulo presso il portale dell’Agenzia delle Entrate, stampandolo e compilandolo, legandolo alla copia di un documento di identità valido. Il tutto va inviato presso l’indirizzo fisico dell’Agenzia delle Entrate nella sezione adibita al Canone Rai.

Alternativamente possiamo fare ricorso alla richiesta dell’Esenzione del Canone Rai semplicemente recandoci presso un qualsiasi Patronato o Caf abilitato, sul territorio italiano. Naturalmente presentando i documenti validi. La domanda se effettuata entro la fine di gennaio ha validità per permettere l’esenzione in tutto il periodo successivo dell’anno in corso, altrimenti “scatta” per l’anno successivo.

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