Non tutti conoscono la storia del Telepass e sappiamo che è una storia unica nel suo genere dato che è stato concepito in un contesto decisamente importante dal punto di vista tecnologico. In pochissimi anni, questo, è stato in grado di farsi adottare da milioni di automobilisti che viaggiano per lavoro o che vogliono viaggiare comodi per svago.
Il Telepass esiste ormai da moltissimi anni ed è particolarmente nota per la tipologia di comunicazione che fa ricorso all’uso dei suoi, i “bip“. La storia di questo aggeggio non è affatto una storia casuale ma è stata necessaria per ridurre la pressione delle tradizionali code automobilistiche che a partire dagli anni 60 in poi, hanno iniziato ad essere un vero problema per cui è nato il bisogno di intervenire.
Conosciamo meglio il Telepass
Questo strumento è stato concepito da una società strettamente legata ad Autostrade per l’Italia e ha trovato la sua primissima affermazione a partire dagli anni 80, proprio in seguito ad una fase di test che è durata soltanto pochi mesi. Furono proprio due dipendenti della società ad aver avuto l’incarico di sviluppare questa nuova tecnologia che era basata sul trasponder.
Dopo questa fase di test iniziata e concepita nel 1986, sono da subito iniziate poi le “forniture” del dispositivo che sono legate ad un’utenza tramite diverse tipologie di abbonamento. Alcune di queste erano, ad esempio, legate al proprio conto corrente con il solo scopo di cercare di velocizzare al massimo il transito presso i vari pedaggi autostradali.
Ma perché il Telepass fa 3 “bip”?
Intanto diciamo che quando un Telepass funzione nella giusta maniera emette un suono di tipo acuto appena si sta per entrare nella corsia del pedaggio e successivamente, durante il transito stesso, ne emette un altro che sta ad indicare che il passaggio è stato acquisito in maniera corretta e che quindi si può tranquillamente proseguire. Ma cosa può accadere?
- Assenza di secondo “bip“;
- Suono di tipo grave;
- Tre “bip”.
Alle volte può capitare che il secondo “bip” non venga effettuato e questo sta a significare che c’è un errore di targhe, motivo per cui sarebbe il caso di recarsi in un Punto Blu per cercare di capire qual è la causa di quest’errore ed anche per pagare la somma non è stata correttamente calcolata. Altre volte può capitare invece che il suono sia un po’ più grave del solito e in questo potrebbe esserci un’anomalia costituita da una forma di malfunzionamento dello strumento.
Quando invece i “bip” non sono più due (uno all’entrata e uno all’uscita del pedaggio) ma diventano tre, si tratta di un chiaro segnale dello scaricamento della batteria. In tal senso, quindi, non dovete far altro che recarvi in un Punto Blu vicino alla vostra zona e cambiarla addirittura in maniera gratuita.