Le cartelle esattoriali sono temute da tantissime persone, ma sono sicuramente fondamentali per il corretto funzionamento di un sistema economico. sono infatti un vero e proprio problema, non del tutto inaspettato, che viene utilizzato ovviamente per andare a sollecitare il cittadino di pagare delle determinate imposte, da parte dello Stato.
Queste cartelle esattoriali sono sicuramente un fastidio per chiunque, ma sono appunto estremamente necessarie per tutte quelle persone che sono in debito con lo Stato, le quali non hanno pagato determinate imposte e ciò serve appunto per scuotere questa situazione. Le ultime leggi hanno permesso di accelerare l’azione di queste cartelle, per ottenere una situazione più veloce e più facile.
Cartelle esattoriali: ecco cosa sono
Prima di andare a vedere cosa può succedere con queste cartelle esattoriali, è opportuno andare a capire di cosa si tratta e cosa sono. In effetti, si tratta di un comunicato che viene effettuato in forma scritta e viene indicato come prima avviso sottoforma di pagamento soggetto ad una determinata scadenza che inizia dopo i 60 giorni dalla presentazione.
Esse possono essere concepite ovviamente dall’agenzia delle entrate ma non solo, infatti esse possono essere sviluppate anche da altri enti, come ad esempio per delle tasse comunali o anche delle multe non pagate. Si tratta di un documento sicuramente è fondamentale e grazie a ciò il cittadino può anche richiedere la rateizzazione prima della data di scadenza.
Quali sono le novità delle cartelle esattoriali
Quando si riceve una di queste cartelle, è opportuno effettuare il pagamento prima della data di scadenza, dato che appunto si tratta del termine ultimo dopo il quale il riscossore può andare ad attivare la riscossione coattiva, per cui si possono andare ad effettuare variazioni come ad esempio un’ipoteca, un fermo amministrativo o anche la riscossione di beni mobili o anche immobili.
- in caso di imposte, come ad esempio la Tari, l’Iva dello Stato o l’Irpef, lo Stato può effettuare la riscossione anche senza cartelle;
- lo stesso vale per le imposte di successione o i crediti d’imposta;
Ciò è stato deciso la scorsa estate con un procedimento che ha permesso di alleggerire queste procedure, ma ovviamente ciò ha provocato alcune preoccupazioni dal punto di vista pratico, dato che appunto non esisteranno più gli avvisi di pagamento. C’è però da dire che in molti casi si può effettuare un ricorso e le tempistiche possono risultare ad oggi molto più veloci.
Ovviamente, bisogna fare attenzione alla prescrizione, ovvero una data di scadenza dopo la quale i pagamenti possono essere limitati o addirittura si può non pagare determinate tasse. Di solito, il periodo di prescrizione di queste cartelle esattoriali possono variare dai tre anni fino a 10 anni, come ad esempio nelle imposte dell’erario.