Può capitare che pulendo o sistemando in casa saltino fuori vecchie monete risalenti ad alcuni anni fa, quando circolavano ancora le lire. Alcune, più di altre, possono valere molto più del loro semplice valore nominale, specialmente quando presentano dei segni particolari che le rendano uniche, come errori di coniatura o sviste.
Tra queste monete, in Italia, ne esiste una molto particolare, quella da 5 lire sulla cui faccia è presente l’immagine di un delfino. Essa potrebbe trattarsi di un piccolo tesoro da custodire in maniera adeguata poichè c’è la possibilità che abbia un valore davvero alto. Appassionati di numismatica e collezionisti sarebbero pronti in futuro a pagare un bel prezzo per ottenerla.
Un po’ di storia
Questa moneta vede la luce intorno agli anni ’50 e più precisamente tra il 1951 e il 2001 quando il nostro paese iniziava a riprendersi dalle sofferenze della guerra e la sua economia subì un vero e proprio crescendo. Venne utilizzata come moneta comune per diverso tempo prima di uscire di scena ed essere dismessa dalla zecca dello stato con l’avvento dell’euro. Oggi non è inusuale trovarle all’interno di qualche vecchio cassetto o mobile, dimenticata o conservata da qualcuno dei nostri nonni.
Sebbene il suo prezzo attuale non sia ancora eccessivo (sembra che le valutazioni attuali possano attestarsi intorno ai 2/5 euro per moneta) diversi appassionati di numismatica sono convinti che il suo valore sia destinato a crescere e di parecchi. Uno dei fattori da tenere in considerazione se si vuole ottenere il massimo del profitto è il suo stato di conservazione.
Come riconoscere una moneta perfetta
Bisogna tenere innanzitutto in considerazione che la 5 lire degli anni ’50 differisce enormemente da quelle precedenti in quanto queste ultime furono coniate in argento e peso e diametro erano fondamentalmente diversi. Tra le sue caratteristiche principali riscontriamo l’immagine di un delfino su una delle due facce e quella di un timone su quella opposta. Oltre questo essa:
- è in lega di alluminio
- ha un peso di circa 1 gr
- ha un diametro di 20,2 mm
Uno dei motivi principali che portarono la sostituzione dei materiali nella coniazione delle nuove lire dopo la fine della seconda grande guerra (e in realtà già durante la guerra si iniziò ad avviare questo processo) furono, ovviamente, le enormi difficoltà economiche in cui versava la nazione e dunque si optò per usare metalli sempre meno preziosi giacchè le monete dovevano essere utilizzate per la circolazione quotidiana.
La cosa migliore da fare nel caso doveste imbattervi in qualcuna di queste vecchie monete è sicuramente di fare attenzione ad eventuali difformità che le rendessero uniche rispetto ad una normale moneta, come ad esempio errori nella coniatura dell’immagine del delfino o del remo sulla faccia opposta che porterebbe ad un enorme aumento del valore della moneta, specialmente se in ottime condizioni.